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Sara Fortuna architetto

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Come scegliere le piastrelle per il bagno

MISURE, COLORI, TEXTURES E TENDENZE

Dopo aver lavorato per anni nel settore delle ceramiche e dell’arredo bagno, posso affermare con certezza che la risposta a quale sia il rivestimento giusto per te è tutto fuorché univoca.
La scelta dipende infatti da un’infinità di fattori: dimensioni, luminosità dell’ambiente, stile e non da ultimo fattore economico.

PERCHÉ UNA PIASTRELLA COSTA PIÚ DI UN’ALTRA E QUALE SCEGLIERE

Per iniziare analizziamo il fattore economico. Si sa, ogni cosa ha il suo prezzo, e se vi state imbarcando in una ristrutturazione, che sia essa parziale o totale, vi sarete già resi conto che quasi di tutto esiste una versione economica e una versione più “luxury” per così dire. La stessa situazione si verifica anche nella scelta delle piastrelle con costi medi a partire dagli 8,00€/mq per arrivare anche a costi da 140,00€/mq.
Ovviamente la grande differenza di prezzo la fa la qualità del prodotto che state acquistando, valendo quasi sempre la regola del “tanto paghi, tanto ottieni.”
Esistono infatti tantissime tipologie qualitative di rivestimenti.
I più economici sono le cosiddette bicotture in pasta rossa costituite da uno strato di supporto detto “biscotto” con uno strato di finitura a smalto. Le potete riconoscere perché se messe di profilo potrete distinguere ad occhio nudo il biscotto rosso in ceramica.
All’interno di questa gamma possiamo trovare rivestimenti più o meno cari la cui variazione di prezzo è giustificata dalla quantità di smalto presente sullo strato superficiale di finitura.

Altra tipologia di rivestimento sono poi le cosiddette piastrelle in pasta bianca: una sorta di “cugine” del grès porcellanato e arricchite con polvere di caolino, un materiale più resistente ma soprattutto in grado di dare maggior profondità ai colori degli smalti superficiali. Questa tipologia di piastrelle rappresenta il “top di gamma” dei rivestimenti, ovviamente se escludiamo prodotti in grès porcellanato.
Chiudo infatti parlandovi delle grandi lastre sottospessorate in grès porcellanato. Una tipologia di prodotto, questa, che se ben posata risulta davvero indistruttibile. Hanno spessori variabili che vanno dai 3,5 mm ai 6 mm. Possono essere posate sia a pavimento che a parete come rivestimento ed hanno dimensioni che possono raggiungere fino ai 150×300 cm. Un materiale sempre più utilizzato e per il quale bisogna affidarsi solo ed esclusivamente a mano d’opera specializzata se si vuole ottenere il massimo della resa sia estetica che tecnica.

Progetto di Gaia Miacola architetto con l’uso di grandi lastre effetto onice

COLORI, FORMATI, TENDENZE E CONSIGLI

Al momento le tendenze per quanto riguarda i formati sono 2 e sono completamente agli antipodi: l’uso delle lastre a grande formato o l’uso del piccolo formato con un ritorno alle maioliche di ispirazione anni ’60 rivisitate in chiave moderna anche grazie a giochi di posa con l’abbinamento di fughe colorate a volte anche a spessore variabile.
Non c’è una risposta giusta su cosa sia più giusto utilizzare, non c’è una vera formula matematica che possa guidare la scelta, tutto dipende infatti dall’effetto che si vuole ottenere. Per gli amanti delle superfici omogenee è ovviamente consigliabile l’uso di formati più grandi, ma ricordatevi di consultarvi sempre con il tecnico e con l’impresa per assicurarvi che il formato scelto sia manovrabile in cantiere. Un formato medio e molto spesso utilizzato per evitare problemi di movimentazione e non andare su prezzi esosi, senza rinunciare ad un ottimo rapporto qualità/prezzo, è quello del 40×80 cm rettificato. Questo formato posato con una fuga minima tono su tono vi garantirà una buona percezione di continuità delle superfici anche nei bagni più piccoli.

Casa MS- mio progetto per Ruggiero Home con utilizzo di formato 40×80 effetto 3D
Progetto Gaia Miacola architetto con utilizzo di un formato medio

Per chi sceglie il piccolo formato invece le possibilità sono oggi giorno davvero infinite! Abbiamo mosaici preposati su rete, modelli tatami effetto legno, piastrelle triangolari dai toni pastello, esagonali, con forma a squama, smaltate in lucido o in opaco, più o meno decorate, con toni pastello ma anche con effetti marmo o metallo. Insomma un mondo tutto da scoprire e sul quale vi invito ad affacciarvi anche solo per la curiosità di scoprire quanto di bello si possa creare quando l’estro di esprime.

Casa MS- mio progetto per Ruggiero Home con piastrelle piccolo formato triangolare
Progetto Mariana Martini Studio con utilizzo di piccolo formato e fughe a colore
Collezione Marea by Quintaessenza ceramica abbinamento effetto terrazzo e piestrelle piccolo formato tonalità pastello

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